Davide Nicoletti - Art director | Graphic Designer

HOMO_SAPIENS
Si tratta di progetto fotografico che esplora l'essenza dell'essere umano attraverso immagini potenti e suggestive, trae ispirazione dal movimento “Cancel Culture” che, nel tempo, si è rivelato una forza ideologica esagerata e violenta che attacca l’arte in tutte le sue forme.
Ogni fotografia racconta una storia di vulnerabilità, forza e trasformazione, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria identità
e sul mondo che lo circonda.
Un corpo nudo può sembrare esposto, ma è l'anima messa a nudo a rivelare la vera fragilità dell'essere umano. Questa progetto andato in mostra allo Spazio Hasita di Milano, vuole dimostrare come la vulnerabilità più autentica risieda nell'interiorità, nelle emozioni e nelle storie personali che ognuno porta con sé. Ogni immagine racchiude un pezzo della mia storia, delle mie emozioni, delle mie paure e delle mie conquiste.
Ogni sguardo, ogni posa, ogni ombra porta con sé una parte di me, come se in ogni scatto avessi lasciato un frammento della mia anima.
È un'esperienza di esposizione totale, in cui non solo i soggetti sono messi a nudo, ma anche io, attraverso il mio sguardo e la mia visione.
Mi auguro che tutto questo vi faccia riflettere. L'arte serve per scuotere gli animi, per mettere in discussione ciò che diamo per scontato e per spingerci a guardare oltre le apparenze.
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This photographic project delves into the essence of the human being through powerful and evocative images. It draws inspiration from the "Cancel Culture" movement, which over time has revealed itself as an exaggerated and violent ideological force that attacks art in all its forms.
Each photograph tells a story of vulnerability, strength, and transformation, inviting the viewer to reflect on their own identity and the world around them.
A naked body may appear exposed, but it is the soul laid bare that reveals the true fragility of the human being. This project, exhibited at Spazio Hasita in Milan, aims to demonstrate how the most authentic vulnerability resides within: in our emotions and the personal stories each of us carries.
Each image contains a piece of my story, my emotions, my fears, and my achievements. Every gaze, every pose, every shadow carries a part of me, as if I had left a fragment of my soul in each photograph.
It's an experience of total exposure, where not only the subjects are laid bare, but I am as well-through my perspective and vision.
I hope all of this prompts reflection. Art serves to stir the soul, to challenge what we take for granted, and to push us to look beyond appearances.